Si è suicidato nel carcere milanese di Opera, Vincenzo Giglio, il giudice accusato di essere colluso con la diramazione lombarda delle ‘ndrine calabresi. L’uomo, soccorso dagli agenti di sorveglianza, è morto nel reparto rianimazione dell’Ospedale San Paolo e si è tolto la vita intorno alle 16.30 con un cordone, nella sezione K del carcere milanese. Lo fa sapere il segretario generale della Uil Penitenziari Eugenio Sarno. Giglio era stato arrestato nel novembre del 2011 con l’accusa di corruzione, favoreggiamento personale, rivelazione del segreto d’ufficio con l’aggravante di aver agevolato le attività della ‘ndrangheta.
Il giudice Giglio, 52 anni, è stato presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria e della prima sezione della Corte d’assise, esponente della corrente di sinistra di Magistratura democratica e docente di diritto penale alla Scuola di specializzazione per le professioni legali dell’Università statale Mediterranea di Reggio Calabria.
tovato su: Il Fatto Quotidiano
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